TOPAZIO

Per gli antichi aveva la virtù di calmare le passioni,

preservare i campi dalla grandine e, se tenuto in bocca, proteggere dalla peste.

È una gemma estremamente brillante, in grado di sprigionare luce dai colori più diversi, conosciuta e apprezzata già dai Romani, ma molto ricercata ancora oggi. Può avere varie colorazioni: le più pregiate sono il giallo, l’arancio (topazio imperiale), l’azzurro e il rosa. In casi rari è anche rosso e viola. Il suo nome deriva dal sanscrito tapas, ‘colore, fuoco’, o dal greco Topazios, l’antico nome dell’isola di Zeberget, nel Mar Rosso, da dove i Romani estraevano vari tipi di pietre di colore giallo a lungo confuse con il vero topazio, che Plinio chiamava invece ‘crisolito’.

Le caratteristiche

Il topazio è un silicato di al­luminio. Contiene perciò alluminio, silicio e ossigeno insieme a gruppi ossidrilici e fluoro. Il silicio è situato al centro di quattro atomi di ossigeno disposti ai vertici di un tetraedro. I tetraedri non sono a diretto contatto tra di loro, ma sono collegati me­diante gli atomi di alluminio e di fluoro e i gruppi ossidrilici. La struttura a tetraedri isolati è tipica dei nesosilicati. Il topazio rappresenta l’ottavo termine della scala di Mohs ed è quindi un minerale durissimo: scalfisce il quarzo e viene scalfito dal corindone. Non è scalflbile dalla lama di un temperino. È pesante, fragile, perfettamente sfaldabile secondo la base. È trasparente con lucentezza vitrea. È inoltre l’unica gemma naturale con lo stesso peso specifico del diamante. Spesso si trova in natura in cristalli ben formati, con abito prismatico tozzo e dalle tipiche striature verticali sulle facce. Le varie colorazioni sono dovute alla presenza in tracce di ossidi di ferro o di cromo. Il topazio ha polvere bianca, qualunque sia il colore del cristallo (è, cioè, un minerale allocrornatico). Non è attaccato dagli acidi, fatta ec­cezione per l’acido solforico, ed e infusibile.In alcune varietà il colore scompare dopo l’esposizione alla luce del sole o al calore; altre, al contrario, se riscaldate intensificano la colora­zione bruno rosata.i topazi gialli in particolare assumono tonalità rosate se riscaldati lentamente tra 300 e 450 °C. Pur essendo facile trovare topazi perfettamente limpidi e privi di inclusioni, è possi­bile osservare al microscopio cristalli negativi (cavità) contenenti due liquidi non miscibili, inclusioni liquide con o senza bifasi, cristalli aghiformi di goethite, piatti orientati di mica, tabulari di albite e cristalli incolori di fenacite. Il pleocroismo del topazio è in generale poco marcato.

Origine e giacimenti

Il topazio è una tipica gemma di genesi pegmatiticopneumatolitica, che si rinviene nei casi più comuni in cavità e filoni delle rocce di tipo grafitico. I giacimenti più ricchi si trovano in Brasile, particolarmente nello stato di Minas Gerais e nelle re­gioni di Teofilo Otoni e Ser­ro. Altri importanti giacimenti di topazio si trovano in Pakistan, negli Urali, in Messico, nello Sri Lanka, nel Madagascar e in Nigeria. In Italia si trovano cristallini in colori o rosati nelle pegmatiti dell’isola d’Elba e nel porfido quarzifero di Cuasso al Monte (Varese).

Il taglio

Il taglio più usato per il topazio in generale è l’ovale classico, molto adatto a evidenziarne i colori e i tipici giochi di luce. Diffusi sono però anche i tagli misti, come quello rettangolare a tavola e a gradini. Meno comune è il taglio a cabochon, usato per topazi inclusi e non trasparenti.

Gemme simili

Il topazio giallo-arancio, uno dei più pregiati1 assomiglia molto, purtroppo, al quarzo citrino, con il quale non ha in comune che il co­lore. Anche il colore appare comunque molto diverso all’occhio di un esperto. Il topazio azzurro intenso, il cui colore è ottenuto mediante bombardamento di raggi gamma,è spesso usato per imitare la ben piu' pregiata acquamarina.

Topazi celebri

Molti musei celebri vantano nelle proprie collezioni topazi tagliati di dimensioni ec­cezionali, come il campione del peso di 3270 carati con­servato alla Smithsonian Institution di Washington o quello di 614 carati conservato al British Museum di Londra. Sempre alla Smithsonian Institution di Washington èconservato un topazio giallo ambrato del peso di 129 carati. Tra i cristalli, invece, il più grande proviene dal Mozambico: è lungo circa un metro e pesa oltre due tonnellate e mezza

Carta d’identità del topazio

Classe silicati

Sistema cristallino rombico

Formula chimica Al2 [(F, OH)2 Si04]

Durezza 8

Densità 3,49-3,60

Sfaldatura perfetta

Frattura concoide

Colore incolore (allocromatico)

Colore della polvere bianco

Lucentezza vitrea

Fluorescenza assente

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